Incipit Link to heading

Ricordo distintamente le prime due dosi del vaccino contro COVID19. Anche se gli operatori 118 furono fra le prime categorie a ricevere il vaccino, a causa di un problema burocratico slittai a 24 aprile 2021 per la prima dose ed il 18 marzo per la seconda. Fummo comunque fra i primi a riceverla e mentirei nel affermare che fosse stato fatto tutto a cuor leggero.

Provavo un misto di entusiasmo e preoccupazione. Il primo era dato dalla possibilità di tirare un sospiro di sollievo, dopo mesi a sanificare qualsiasi cosa si tocchi, con la paura costante di infettare se stessi e i propri famigliari, la prospettiva di lasciarsi tutto questo alle spalle dava un senso di sollievo non indifferente. Le preoccupazioni di allora non furono molto diverse da quelle che ha la gente oggi, si trattava pur sempre di una cura nuova, poco testata e da esiti incerti, ma comunque l’analisi costi/benefici non lasciava scampo, c’era da vaccinarsi.

La prima dose andò giu come l’acqua, non sentii nulla fuorché un lieve fastidio al braccio. La seconda, entrambe Pfizer, fu molto più impegnativa, ebbi dal primo giorno febbre a 38 e solo in un primo momento un po’ di spossatezza. Dato che al tempo lavoravo di notte, non mi fu possibile presentarmi al lavoro con una temperatura del genere, pertanto andai avanti 3 giorni con la tachipirina senza particolari fastidi.

Terza Dose Link to heading

Tornando ai giorni nostri. Da pochi giorni sono trascorsi primi 6 mesi dalla seconda dose ed i primi studi su vasta scala hanno cominciato a fornire delle evidenze sconcertanti: dopo 6 mesi la protezione fornita da vaccino può calare fino a 55% di efficacia. Una situazione ben diversa da 1 anno prospettato in un primo momento. Normalmente una simile notizia non mi avrebbe preoccupato più di tanto ma visto che il 9 dicembre devo partire per la Turchia, paese dove le norme covid non sono esattamente una priorità, ho deciso di farmi anche la cosi detta dose booster. A convincermi ulteriormente è stato il fatto che per poter rientrare devo esibire un tampone con esito negativo fatto prima del rientro, sommato all’affermazione precedente non sembrava una cosa cosi scontata.

Quindi vado sul sito della regione, prendo appuntamento alla settimana seguente e attendo.

I cocktail! Link to heading

Nel foglio di prenotazione, il vaccino indicato per la somministrazione risultava essere Moderna, ed avendo fatto Pfizer per le prime dosi la cosa destava qualche perplessità. Quando ho chiesto un chiarimento all’ASL mi è stato risposto, quasi parafrasando: “si fa quello che c’è”. Facendo qualche ricerca ulteriore ho scoperto il mondo dei cocktail di vaccini. Secondo recenti studi, mescolare i vaccini per la terza dose crea una sorta di effetto moltiplicatore per gli anticorpi quindi è una pratica consigliata, come da tabella:

Quindi mi sono aggiudicato il fantastico moltiplicatore 17,3x! Il top di gamma per chiunque non abbia fatto J&J!

24 novembre 2021, ore 09,04 GTM+2 Link to heading

Accedo all’HUB vaccinale e dopo una trafila burocratica caotica e disorganizzata mi viene somministrata la mia dose di Moderna, tutto liscio.

ore 15.07 Link to heading

Comincio a sentire un leggero dolorino al braccio, nulla di che, quasi trascurabile.

ore 20.00 Link to heading

Comincio a sentirmi molto stanco, tornato a casa la temperatura stava attorno ai 37,5 e dopo aver eroicamente rifiutato l’idea di prendere una tachipirina andai al letto (nella mia testa si creo questa malsana idea: più febbre patisci, più ti immunizzi).

25 novembre, ore 03,27 Link to heading

Mi sveglio nel cuore della notte scosso da dei brividi cosi forti che se ci fosse stato qualcuno ad osservarmi avrebbe potuto ipotizzare una crisi convulsiva. Sentivo un freddo senza precedenti nonostante i 19 gradi della camera e la mia doppia coperta con il pigiama invernale. Subito vado a misurare la temperatura e con enorme stupore scopro essere appena 37,5. Non stavo per nulla sudando, avevo la sensazione di essere caldissimo ma nemmeno una goccia di sudore (cosa abbastanza assurda per me). Decido di mettere altre due coperte e provare a riprendere sonno, ci ho messo circa una mezz’ora per addormentarmi nonostante i brividi non accennassero a passare.

ore 05,31 Link to heading

Mi sveglio una secondo volta, a sto giro sudato come dopo la maratona e con un sensazione di caldo ancora più forte. Le coperte stavano evidentemente facendo il loro lavoro, i brividi si erano un po affievoliti. Tolto qualche coperta e ricado nel sonno profondo.

ore 07,03 Link to heading

La mattina mi sveglio più stanco della sera precedente, la temperatura si era assestata ai 37 gradi e i brividi quasi scomparsi, per non compromettere la giornata decido di prendere 1g di tachipirina e di cominciare la routine quotidiana

Dopo la prima notte la situazione si è stabilizzata, avevo costantemente la febbre a 37 per i successivi due giorni senza assumere alcun farmaco, mi sentivo più stanco e fiacco del solito e ho evitato di praticare sport. Oggi è il primo giorno in cui posso dire di sentirmi davvero bene.

Ho chiesto a qualche amico e collega se hanno avuto reazioni simili senza trovare alcun riscontro, una cosa però nel mio piccolo sento di poter evidenziare: nelle persone pienamente vaccinate ho trovato molta più diffidenza verso la terza dose che non ho minimamente trovato per le prime due. Questo potrebbe rivelarsi un grosso problema per il futuro.

So che le reazioni avverse non sono una rarità, però non credevo che su un individuo come me: 30 anni, perfettamente in salute e pratico sport, mai avrei immaginato una cosa del genere. Non so se si può fare parallelismi simili ma se questo è l’effetto con il vaccino, forse con il COVID ci lascio le penne per davvero.