Finalmente il dado è tratto, dopo un travaglio interminabile ho completato l’iscrizione, la gara si svolgerà il 19 settembre 2021 ore 5! Ritirarsi ora vorrebbe dire perdere i soldi dell’iscrizione è questo sarebbe tutt’altro che accettabile.

Correre costa Link to heading

Ingenuamente, ad un primo impatto, la corsa potrebbe sembrare il meno costoso degli sport. In fondo di che si tratta? Ti metti un paio di scarpe, esci e corri. La situazione però si ribalta quando passi da correre a correre bene.

Già al secondo mese dall’inizio della preparazione si è reso necessario l’acquisto di scarpe da corsa, acquisto che miglioro notevolmente il benessere, aumentato le prestazioni e con tutta probabilità evitato diversi infortuni. Tutto questo però alla modica cifra di 50€ di visita dal podologo e 110€ per le scarpe.

Quando ho cominciato a prendere in esame la gara a cui iscrivermi si sono resi necessari altri “adempimenti”. Per cominciare devi essere iscritto ad un’associazione affiliata FIDAL, per iscriversi a quest’ultima c’è bisogno di fare una visita medico sportiva, fare la foto con la maglia sociale presso uno studio fotografico e pagare la tessera di associazione. Una volta terminato bisogna ovviamente pagare la quota d’iscrizione alla gara. In estrema sintesi.

Spesa Costo (€)
podologo 50
scarpe 110
visita medica 60
foto 5
tessera 20
iscrizione 90,85
somma 335,85€

Quindi banalmente, per fare una cara di corsa si spende un minimo di 335,85€, il costo di un abbonamento annuo in palestra.

Gli infortuni Link to heading

Lo ammetto, sono uno che si rompe sempre. Ogni volta che provo a praticare uno sport a livello serio riesco a traumatizzarmi e finire in fisioterapia per mesi. E’ successo in palestra, con una tendinite al polso che oltre ai farmaci e tekar ha richiesto l’intervento di agopuntura per essere sanata, è successo con la muay thai, un piccolo trauma al pollice che mi impediva di fare qualsiasi tipo di sparring e che sembrava impossibile da sanare. Quindi cominciando a correre ho cercato di prendere ogni precauzione possibile, riscaldamento molto articolato all’inizio, stretching alla fine, scarpe idonee, qualsiasi cosa fosse utile per evitare i traumi.

Nonostante tutto, un piccolo trauma è arrivato. Durante l’allenamento sui 21km del 29/05 sono stato un po avventato, ci andai dopo aver lavorato tutta la notte e al diciottesimo chilometri (tratto in salita), forse per un movimento sbagliato del piede mi sono fatto male al tensore della fascia lata destro (un fascio di muscoli che parte dalla testa del femore ed arriva al ginocchio). Ho provato un dolore lancinante e qel giorno ho dovuto interrompere l’allenamento zoppicando per gli ultimi tre chilometri fino a casa. Dopo una pausa di 4 giorni ho riprovato a correre ed il dolore sembra essere rientrato, però tutt’oggi quando mi spingo un po oltre i miei ritmi e le mie distanze il dolore il quel esatto punto si fa sentire, monta gradualmente e mi fa capire che devo rallentare, è diventato una sorta di spia d’allarme.

Una delle mie paure più grandi è che il grande giorno, quando sarò allo stremo delle forze sarà proprio quello il punto di cedimento che non mi farà arrivare al traguardo, visto che è già successo perfino in allenamento. Per ora continuo ad allenarmi e tenerlo d’occhio nella speranza che guarisca definitivamente.

Pianificazione di allenamento Link to heading

Visto che mancano poco più di due mesi alla gara, è arrivato il momento di cambiare i ritmi della preparazione. Sembra ormai chiaro che mi è impossibile arrivare ad un passo di 5 min/km ma il 5.30 sembra abbastanza sostenibile. Tenendo una simile media è verosimile terminare la gara in 4 ore (vergognoso per i runner ma sarebbe un’immensa soddisfazione per me).

L’intenzione è di passare il primo mese, circa fino a ferragosto, a consolidare i tempi ed a lavorare sulla qualità, inserendo anche un allenamento di 21 chilometri ogni fine settimana. Ad un mese dalla gara seguirò quello che sembra essere un allenamento di rito: Prima settimana un lungo di 35 chilometri, poi a scalare fino al giorno della maratona.

Ovviamente ogni tipo di pianificazione e prospetto si basa sulla mia speranza di non farmi male, possibilità tutt’altro che remota!